domenica 25 gennaio 2009

Di pacchetti-bomba, finti amici, archivi segreti e giudici visionari

Ora che la tregua è calata sulle macerie fumanti di Gaza, anche il mio compagno dalla mente semplice può finalmente occuparsi d'altro, cioè delle cose importanti per il nostro paese gattone. La prima è, ovviamente, la riforma della giustizia. Essa è precondizione per tutto quanto il resto, in un paese dove i giudici sono antropologicamente diversi dalla razza umana (e da varie sottospecie feline). Come pensare infatti di mettere mano alla crisi economica se il ministro dell'Economia può essere fatto arrestare da un qualunque sostituto procuratore di Salerno, e come pensare di sconfiggere la criminalità organizzata se il ministro dell'Interno può essere condannato per violenza a un ufficiale di polizia?

Ma il mio coinquilino è costretto ad accelerare verso una soluzione dell'emergenza giustizia anche per evitare che il PD lo sorpassi sulla corsia di destra, appropriandosi subdolamente dell'argomento e facendone il suo cavallo di battaglia di fronte ai pochi manipoli di elettori rimasti in Italia. È questa la lezione che gli ha impartito Telesina l'altro giorno, osservando che i PD sono disposti a sorvolare su tutto, federalismo compreso, pur di fare approvare il loro "pacchetto Violante" sulla giustizia. Subito nella casa politica del mio balio si è diffuso il panico: che cosa sarà mai questo pacchetto Violante? Che gli amici dialoganti stiano preparando un'imboscata?

Telesina, che per inciso ha la delega ai servizi segreti, ha sguinzagliato i suoi 007 a raccogliere informazioni sul segretissimo pacchetto. Sulle prime pareva che la muraglia protettiva eretta dal PD a difesa del suo disegno fosse impenetrabile. Il pacchetto sembrava aver fatto la fine di tanti suoi fratelli, caduti nella voragine delle Poste Italiane: scomparso da stampa e TV, non se ne trovavano cenni sia pur vaghi nemmeno sull'Unità.

Poi però alcune parole in libertà, offerte dal mio compagno a dei giornalisti che stanno lavorando sulla sceneggiatura della fiction a puntate "Notte comunista sulla seconda repubblica", hanno fatto scattare una scintilla nel cervello machiavellico di Telesina. Il mio amico stava parlando dell'archivio Genchi, che nel film dovrebbe contenere la documentazione delle trame ordite dai giudici salernitani per rovesciare l'ONU, quando usò il termine "bomba". L'attenzione di Telesina fu attirata da questa parola, che ben si coniuga all'altra su cui stava riflettendo per formare quello spassoso divertissement da agenti segreti che è il pacchetto-bomba, e la fortunosa associazione di idee gli indicò l'archivio Genchi come il punto da cui partire.

Ha allora chiamato Beef-Steak Rutelli, che è a capo del COPASIR (Comitato per la sicurezza della Repubblica), un incubatore per ex-starlet politiche ansiose di transizione, e gli ha chiesto di inviargli subito i tabulati Genchi che lui aveva ricevuto dalla procura di Catanzaro. Detto fatto. Non appena arrivati i documenti, gli 007 si sono messi al lavoro. Non è stato facile spulciare le 350 mila telefonate di parlamentari e pregiudicati alla ricerca di informazioni sul misterioso pacchetto Violante. Ma sotto una montagna di irrilevanti ricatti, procacciamenti di cortigiane e traffici di stupefacenti, finalmente è spuntata una conversazione fra Veltroni e Violante. Argomento: il pacchetto.

Ed è proprio una bomba. L'ex-giudice Violante ha concepito un piano di riforma giudiziaria che se attuato manderebbe il mio coinquilino in pensione, clonerebbe il PD in Forza Italia e renderebbe lo stesso stesore della riforma una specie di giudice universale. Una potenza visionaria di cui Previti e Ghedini non sarebbero mai stati capaci. Innanzittutto si farà un nuovo lodo per garantire l'immunità da ogni imputazione al mio tato fino alla sua morte e alla sua genía per diciassette generazioni. Questo dovrebbe rassicurare bastevolmente il mio amico per permettergli di ritirarsi a vita privata senza essere costretto a finire i suoi giorni come Presidente della Repubblica.

Secondo, con una tal mossa il PD si presenterà all'elettorato come il vero partito anti-giustizialista d'Italia, assicurandosi l'acclamazione dei tele-elettori e svuotando Forza Italia. Terzo, con la creazione della carica di gran ciambellano del diritto, eletto dal governo a presiedere congiuntamente CSM, Cassazione e Consulta, Sua Eccellenza Violante consentirà al parlamento di fare finalmente le leggi che vuole e a se stesso di emettere sentenze.

È una manovra che il mio amico e Telesina intendono bloccare sul nascere. No, ora che è noto cosa contiene, il pacchetto non passerà mai. Non con la paternità di Violante.

Nessun commento:

Posta un commento