domenica 5 aprile 2009

The King of Comedy

Il mio coinquilino è tornato oggi da una lunga tournée di spettacoli al margine di vari vertici internazionali in Europa. Per l'occasione si era preparato una serie di sketch nuovissimi, che però è riuscito solo in parte a mettere in scena, per via dell'affollamento degli incontri fra venti e più paesi. È pur sempre soddisfatto che il piccolissimo assaggio delle sue doti di animatore dato ai leader del pianeta lo abbia reso più noto nel mondo. Il resto del repertorio inedito se lo serba per il prossimo vertice in Sardegna, in cui avrà tutta la libertà di manovra del padrone di casa e molto più spazio per esibirsi, con solo sette spalle a contendergli il palcoscenico. Inoltre il contorno dello splendido mare della Maddalena lo riporterà indietro a cinquant'anni fa, quando gorgheggiava canzoni melodiche per stagionate signore generose di mance sulle navi da crociera. C'è da aspettarsi che queste reminiscenze gli suggeriranno altre imprevedibili trovate.

Non starò a ripetere la cronaca degli exploit del mio convivente nei giorni scorsi, perché i mass-media internazionali gli hanno già tributato il meritato risalto. Giusto per i gatti nostalgici che guardano solo il castigatissimo TG1, che non si occupa dei frizzi e dei lazzi bensì li censura, ripropongo i link delle due performance più gettonate del mio compagno: il duetto comico con la regina d'Inghilterra, che come lui è una grande appassionata di Gianni e Pinotto e si è subito prestata con entusiasmo al siparietto; e l'esilarante gag della finta telefonata a Erdogan mentre la Merkel lo aspetta per dieci minuti sul tappeto rosso.

Per il G8 della Maddalena si sta esercitando assiduamente con petofoni (cuscini per pernacchie a ripetizione autogonfianti) e fialette puzzolenti. Credo che abbia in mente anche un numero col cammello che gli ha regalato il suo amico beduino e che da quando è arrivato in casa nostra intasa l'anticamera con la sua lezzosa presenza. Il resto degli scherzi è top secret, noto solo al suo ministro della barzelletta, il podista nudo Giulianone, con il quale da settimane si ritira nel suo studio per mettere a punto il programma ricreativo del vertice.

Tra una corsetta nature e una in vestaglia, negli ultimi tempi Giulianone ha un po' superato Telesina nel ruolo di consigliere numero uno del capo. È già successo altre volte in passato, e allora in Italia si dice che è arrivata la stagione dei falchi, anche se non ho mai colto l'attinenza fra l'elegante volatile e il terragno ciccione. Comunque sia, c'è proprio la simpatica palla di lardo dietro al cambiamento nella strategia diplomatica del mio coinquilino. Come ha rivelato l'informatissimo giornalista Verderami al resto della stampa che aveva erroneamente preso i giochetti del mio amico per gaffe clamorose, si è trattato in verità di astutissimi accorgimenti di "strategia mediatica elaborata da diabolici spin doctor" (appunto il nostro Giulianone). L'obiettivo? Ovviamente è sempre quello: la celeberrima casalinga di Voghera, che nessuno è ancora riuscito a identificare ma che dev'essere certo potentissima visto che ogni politico tenta da anni di ingraziarsela. Osanna il mio compagno anche l'altro giornalista super partes Pansa: "è ormai un professionista della politica".

Peccato che in Italia resista sempre lo zoccolo duro dell'informazione faziosa e illiberale, capace di risentirsi per delle pregevoli scene comiche anziché unirsi alle allegre risate del resto del mondo. Sono vecchi cabarettisti che non fanno più ridere e cercano di riciclarsi in politica, mentre il politico più importante d'Italia li ha presi in contropiede rubandogli il mestiere. "Mr. Obamaaaa, Mr. Obamaaaa": quanti anni dovremo aspettare per sentire di nuovo chiamare il presidente degli Stati Uniti come Franco Tamburino chiamava Adalpina? È la ricetta italiana per non pensare alla crisi. Dedicata con affetto alla casalinga di Voghera.

Nessun commento:

Posta un commento